La storia ufficiale della chitarra Greci ha inizio nel 1989, quando uno di questi esemplari viene accettato in dono da S. S. Papa Giovanni Paolo II in considerazione del grande significato che questa innovazione rappresenta per il mondo della Cultura. Tale strumento è stato collocato nella collezione privata del Santo Padre.
Dal 1990 al 1997 Michele Greci entra in collaborazione con l'Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (ENEA) dove ha modo di sviluppare una particolare ricerca sul movimento del piano armonico delle chitarre avvalendosi di tecnologie raffinatissime, quali l'interferometria laser. In questa sede vengono sottoposte a test comparativo numerose chitarre di gran pregio, ed emergono oggettivamente proprio le caratteristiche di grande e superiore potenza della chitarra Greci.
Tali caratteristiche già risaltano dalle OLOGRAFIE, ma manca l'analisi armonica. Per ottenere delle riprese sonore validamente oggettive ci vuole una macchina che, sostituendo l'incerto elemento umano, dia dei risultati costanti e ripetitivi. La macchina viene costruita , dopo molti tentativi, sotto la direzione del prof. Enzo Marchetti, presso il Dipartimento di Meccanica Aeronautica della Facoltà di Ingegneria dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Alla fine di luglio 2001, avvalendosi di tale macchina, vengono effettuati dei TEST comparativi presso l'Istituto Elettrotecnico Nazionale "Galileo Ferraris" di Torino, che rilascia dichiarazione attestante l'oggettiva superiorità fonica ed armonica della chitarra Greci, validandone così l'effettivo risultato positivamente innovativo.
In termini concreti, tali risultati fonico-armonici vogliono significare che la chitarra Greci possiede un volume sonoro paragonabile ad uno strumento ad arco; queste qualità sono particolarmente degne di nota specialmente nella musica di insieme o concertata, dove fino ad oggi la chitarra rivestiva una figura minoritaria.